domenica 18 settembre 2016

18.09.2016 Bosco Quarto, in cerca dei primi funghi

Vedo che Antonio Tomaiuolo; " non ha perso il senso dell'umorismo". Anche se ha perso la compagnia di Luigi Rignanese, per problemi famigliari. Non mi rimane più d'ignoto neanche la mia origine e il mio destino. Appunto essendo la stessa perfetta persona fantastica non mi ... E così discorrendo, mi sono allontanato. E mentendo a me stesso pur infischiandomene con una parola, di vera "AMICIZIA";  ho convinto me stesso. Per raccogliere quanto trovato nel bosco; questa mattina, alle ore 11,00. E quando un ... Ora che considero, anch'io, il semplice fungo come l'amore mi garantisco la parmigiana come nuovo modo di mangiare il fungo - così sottovalutato. L'amico <Antonio> che abita sotto casa mia, al pianterreno - racconta durante il viaggio, e, che funziona ... . Della quale storia ci metto qualcosa senza raccontare gli eventi ma ricordare solo qualche peripezia della sua vita vissuta con il suo papà e la sua famiglia. Che con i funghi ha visto la sua miracolosa anima svegliarsi dalla quasi morta sicura. E il padre ha poco apprezzato quando è successo sia la prima e sia la seconda volta; che  gli è capitato: la cosa peggiore. Pur non avendo vomito il genitore di Antonio, l'amico che questa mattina mi ha fatto compagnia sostituendo Luigi Rignanese per come sopra ascritto. Eccolo che l'hanno fatto la lavanda-gastrica nell'ospedale San Giovanni Rotondo. Tutto questo, succedeva, una 50ntina di anni fa. Comunque é passato. È stato bello ascoltarlo e nel sentire mi faceva quasi ridere; ma la cosa era seria molto vera. E, ora che anch'io affido agli amici di Facebook - la verità sulla sua storia, la ripeto con molta leggerezza, pensando a quel suo tempo, con pochi mezzi non avevamo internet e telefonini di come tempo di questo viaggio che: Perfetto. E, che questi funghi li potete mangiare senza nessun problema; ovvio che: " non dovete ingoiare masticare un quintale ma solo uno due al massimo ... da digerire; che già pesano 150 g. E senza ragione scrivo agli AMICI di questa zona Garganica - che non ha bisogno di questa mia lettura ma giacché io faccio parte di questa popolazione Pugliese, Italiana Europea, direi che lo faccio con piacere. E, per ogni sua contraddizione c'è il bene nello scrivere a i miei figli; e, che senz'altro visto così com' io racconto ... vi faccio sicuramente venir voglia di raccogliere questi funghi. E portargli alle moglie; ( per la mamma da farseli cucinare). Ed è ora che Tonino Tomaiuolo la smetta di scrivere anche se ha molto piacere. Capisco, di aver trovato poco e soprattutto, non di qualità. Ma vi scrivo senza spiegare la mia sincerità; perché: non è fungo da buttare "molto buono"; se lo si pastella> impanandolo con uova e farina o pane grattugiato più buono da mangiare. E, i sapori cresceranno, senza disprezzare altri simili meravigliosi e gustosi sapori.(Perché non lo vendono al mercato). E così si dimetta. ... si scopre di aver raccolto un fungo da  ... raccogliere solo quando non trovi di meglio. Qualche amico mio oggi ha raccolto un porcino e 500 g. di Galletti. A loro questi funghi prataioli e mazza tamburo non gli interessavano a nessuno; finché a qualcuno di loro, non ho messo l'aquilino in bocca. Ecco che Antonio, mascherandosi con Tonino Tomaiuolo: Le proprie impronte, per leggere il finale di questa strampalata e superflua che a un certo punto scrive Antonio per chiudere. E che c'era il gusto e giusto racconto. Così  da me stesso raccontavo loro come cucinarlo. E poi guardate la foto sotto a sinistra c'è il sacro ed è la verità ... perché si fa a oro. E quest'immagine non è uno scherzo, l'ho proprio acciaccato con i piedi coperti dello stivale, sterco magico ma fresco di giornata. Ah scusate pensavo di trovarmi in India e invece siamo qui come in epigrafe e, "non mento", luogo perfetto!



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