E non sempre ci
riusciamo a parlare ai grandi che si sentono di essere arrivati sul
palcoscenico della vita senza apportare il nuovo che parla senza la parte di
quegli ossi di seppia che come gli uomini e gli uccelli annidano la sala senza
il canto dello sconosciuto che è presente seduto per ascoltare la vecchia
lettura. E gli uccelli si prendono in rete e si sparano come onde talmente
forte che a sbattere scrivendo contro e come dire semplicemente
dell'espressione di come salutano il mare che incastona l’uomo che distrugge
migliaia di uova depositate a riva dalla propria madre natura. E oggi siamo qui
a raccontar altro che è simile perché essendo a soqquadro l’autore, scrive
della strampalata confusione: è in quest’albero che tocca con il vento la terra
dei fiori come splenduta coppia di terra mare e cielo che confusione non è se
il nido c’è solo per perdere le uova d’ognuno che va male se tutti distruggono
la memoria di come si fa a custodire il canto dell’usignolo. E’ stato bello
ascoltar il canto dell’usignolo senza altri rumori, per ritemprare la mente
come afferma Luigi. Che vuole persino essere registrato, mentre guarda in alto,
alla cima dell’albero, che nasconde il cielo; ma sente il cinguettio. Stando in
pancia con spalla in giù su gli occhi e orecchi aperti a prendere tutto il
suono che armonia il dintorno manto delle foglie che ha provato a registrare la
splendida ora vissuta vicino a delle decine di panchine da picnic bellissimo e
gli ho fatto un paio di foto mentre sognava e ascoltava il canto degli uccelli
che in quel momento stavano cantando per noi tutto il loro suono forte di note
indipendente e liberi. E così diventa per Luigi e per me l’inno da decifrare
come percorso artistico ecco che allora scopre talenti con gli uccelli che ci
lasciano scrivere così com’è stato completato dall’immaginazione d’Antonio. E
non possiamo lasciar andare quest’inno che non c’è mai stato decifrato da chi
gli piace in nota dell’apparenza.
Quest’inno da decifrare è dedicato all’uomo intelligente e
melodioso perché sia sempre libero da ogni turbamento e senso dell’altra anima
che fa effetto scrivere tali parole compulsive come questa frase meravigliosa
usando lo spazio che emana a dir della luna il sole. E del momento i suoi
ultimi chiarori perché si tinge a quest’ora di rosa sentendo e vedendo in alto
alla punta dell’albero uscire canti inediti al sole. Che bello! Vedere il cielo
così straiato senza pensieri pesanti come la pioggia leggermente finita la
nuvola prescritta da Dio a controllare noi per la fatica che pur ci piace tanto
farlo il lavoro quotidiano ma oggi le note di un immaginabile pianoforte che
devono accompagnare lo spirito dell’amico nostro che è l’usignolo scatenato
come l’uccello sul ramoscello dell’albero di quercia ogni nota buona per quest’immenso
bosco a salutare chi. Che è tutto bene; e ora andiamo via - sicuramente è stato
piacevole. E ci ritorneremo portando i nostri cari a vivere la stessa emozione
piena di quella malinconia così come ascritto sopra.
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