domenica 13 aprile 2014

- Passando da Villa rosa il13.04.2014 arrivato al Bosco Quarto. Giornata vissuta a fotografare...


E non sempre ci riusciamo a parlare ai grandi che si sentono di essere arrivati sul palcoscenico della vita senza apportare il nuovo che parla senza la parte di quegli ossi di seppia che come gli uomini e gli uccelli annidano la sala senza il canto dello sconosciuto che è presente seduto per ascoltare la vecchia lettura. E gli uccelli si prendono in rete e si sparano come onde talmente forte che a sbattere scrivendo contro e come dire semplicemente dell'espressione di come salutano il mare che incastona l’uomo che distrugge migliaia di uova depositate a riva dalla propria madre natura. E oggi siamo qui a raccontar altro che è simile perché essendo a soqquadro l’autore, scrive della strampalata confusione: è in quest’albero che tocca con il vento la terra dei fiori come splenduta coppia di terra mare e cielo che confusione non è se il nido c’è solo per perdere le uova d’ognuno che va male se tutti distruggono la memoria di come si fa a custodire il canto dell’usignolo. E’ stato bello ascoltar il canto dell’usignolo senza altri rumori, per ritemprare la mente come afferma Luigi. Che vuole persino essere registrato, mentre guarda in alto, alla cima dell’albero, che nasconde il cielo; ma sente il cinguettio. Stando in pancia con spalla in giù su gli occhi e orecchi aperti a prendere tutto il suono che armonia il dintorno manto delle foglie che ha provato a registrare la splendida ora vissuta vicino a delle decine di panchine da picnic bellissimo e gli ho fatto un paio di foto mentre sognava e ascoltava il canto degli uccelli che in quel momento stavano cantando per noi tutto il loro suono forte di note indipendente e liberi. E così diventa per Luigi e per me l’inno da decifrare come percorso artistico ecco che allora scopre talenti con gli uccelli che ci lasciano scrivere così com’è stato completato dall’immaginazione d’Antonio. E non possiamo lasciar andare quest’inno che non c’è mai stato decifrato da chi gli piace in nota dell’apparenza.






































































































































Quest’inno da decifrare è dedicato all’uomo intelligente e melodioso perché sia sempre libero da ogni turbamento e senso dell’altra anima che fa effetto scrivere tali parole compulsive come questa frase meravigliosa usando lo spazio che emana a dir della luna il sole. E del momento i suoi ultimi chiarori perché si tinge a quest’ora di rosa sentendo e vedendo in alto alla punta dell’albero uscire canti inediti al sole. Che bello! Vedere il cielo così straiato senza pensieri pesanti come la pioggia leggermente finita la nuvola prescritta da Dio a controllare noi per la fatica che pur ci piace tanto farlo il lavoro quotidiano ma oggi le note di un immaginabile pianoforte che devono accompagnare lo spirito dell’amico nostro che è l’usignolo scatenato come l’uccello sul ramoscello dell’albero di quercia ogni nota buona per quest’immenso bosco a salutare chi. Che è tutto bene; e ora andiamo via - sicuramente è stato piacevole. E ci ritorneremo portando i nostri cari a vivere la stessa emozione piena di quella malinconia così come ascritto sopra.












































































































































 con l’amico Luigi Rignanese quello che ti porta nel bosco a stenderti per terra a prendere aria e sogno di piccole cose. Rispettiamo sempre gli amici per non tradire mai la natura perché è il vero obiettivo per qualcosa di simile all'aerodinamica. E ascoltare gli uccelli nel bosco con la loro fiducia alata per la vita spezzata a volte quando non ha più voglia di sognare le cose, che non esisteranno più se l'uomo distrugge. Che c’è occupandosi del volo loro! Ma noi e comunque Luigi è impegnato, occupato a fotografare sempre meno <Antonio> me e di più i fiori per studi dedicato alla botanica sulla parola "data" per dignità. E stare insieme per tornare a essere chi siamo e, vivere almeno un'altra volta da bambino. Seminando scrivendo con le parole il gusto di sognare con questa generazione che vedo spesso di non essere perfetto simile a quest’ultima occasione da essere presente, d’accordo a diventare albero grande; - come l’uomo attore di teatro che viaggia per arrivare a ripartire per il prossimo spettacolo di stagione che è l’ora di questa primavera dove si vedono molti simili fioriti sempre raccordati tra di loro. Alberi e fiori che bella stagione, proprio come la simile degli spettatori e catturano spettacoli teatrali in giro per il mondo a portare la parola d’autore con un fiore piccolissimo. Così come prova a fare sempre il Dio della natura vincendo sullo spirito del male che vuole estirpare la vita dell’anima registrata sotto il nome teatro e sua creazione. Una nota che lascia sempre parlare ai ragazzi in chiesa a scuola e per strada sempre come bambini senza segreti e, si arriva a vincere i grandi obiettivi come fossero farfalle di cuori. Che sono nel percorso della vita dell’uomo che è in coppia il rischio per la vita e che si sbattono tra loro ali di farfalla gli uccelli eccoli come parole d’amore. Che si scusano di queste piccole cose che piacciono ad Antonio e Luigi persone semplice con tanta ragione d’esistere. A pensare, immaginando! - Per recitare l’abbraccio dell’albero sul fiore piccolo. - senza aggravare l’amore dei grandi “sogni lasciati soli” per colpa nostra.

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