venerdì 30 maggio 2014

30.Maggio 2014 bici

                            E che dam-maggio nel penultimo giorno del mese; pucchètahpucchète!
                Nessun danno solo strampalati pensieri scritti e dedicati alle bici ... per il bene comune.
Amico mio! Chi scrive è lo strampalato, che conosci per battuta e sbraca-mento a caldo ossimoro; che ghiaccia la presenza foto scattata sicuramente da te. Perché mi raffreddi con la calda parola che sta più di tutto nella rottamazione; perciò in un paese di mare cosa vogliamo rottamare? Finché le bici funzionano come i nostri politici: c'è poco da stare a fare ironia morendo in sella – pedalando sicuramente, in queste e soprattutto con parole articolate a incoraggiamento! Tu mi conosci molto






bene, non sono un disfattista, ma se proprio salvano ed è vero! Si devono rottamare. Fin qui, il contraddittorio c'è: e perciò prova a essere più brillante possibile avendo grosso cervello e molta fantasia per risolvere, la cosa. Scrivendo tu stesso agli amministratori. E digli che è un servizio tacente Europeistico riguardante all'ossimoro progetto urlato ai quattro venti di mercato che prevede la legge obbligando i comuni a fornire tali mezzi e iniziative. Più avanti vivi di fantasia e lascia immaginare i politici a cominciare viziando i comuni amministratori che: devono sostenere quest’iniziativa con una politica risolutiva, invitando la cittadinanza e più che altro le forestiere a prendere la bici per sopravvivere all'affollamento estivo. Per me è un'idea di servizio scontato in un paese di mare come la bella e stupenda Manfredonia, vera capitale della cicalata stagione in piena estate e primaverili temperature scontate non per rottamare ma a pubblicizzare al massimo manifestando che i soldi spesi appartengono come elemento di spesa a noi; vale a dire persone che appartengono all'Europa. In particolare avverte Manfredonia per reclamare il servizio a costo zero. Siamo di fronte a una verità già occupata dai politici capaci di risparmiare il seguito. Per il quale decade e rottamiamo se cade la buona politica del fare guadagno a cominciare da zero attraverso i raggi, la ruota fa girare l’economia e il senso della buona stagione che già è arrivata al capolinea. Fin qui mettiamo tutto in mano ai ciclisti di strada e lasciamo ai professionisti di leggere con le mani sul marsupio per guidare direttamente in questa difficile soluzione che importa assai ai residenti come Nicola e Leonardo due nomi presi a caso. Un po’ come la parola “stizzcazzchèsce” e abbondiamo nell’acqua di mare e quella che scende dal cielo e che nello stesso tempo scivola sulla testa di “alias Cavaliere” e sulle biciclette che stanno tutto l'anno all'aperto cielo dell'eterno universo e, proprio perché é così la tema aperta resta come se piovesse sul bagnato. E si vede già la gente in costume – sul mare di questa bella e favolosa città cristiana e non bestie da sopportare angherie di chi che sia. Le regole vogliono che non sia di pulcinella sta città di tipo Napoli ma de Zepèppe u Manfrudijène simile maschera Sipontina. Che vince sempre con l’allegria e quando si trova con gli amici - lo scatto “lo fa matto”! Ma se ci mettiamo un bicchier di vino in sella a questa veduta di biciclette che c'è già in questa mia fantasia che immagina tra questa svista gente! "Tutta’amma’rire". E mi sento sempre dentro l’allegria dello strampalato epitaffista che non ha eguali. E chiude ricordando a tutti vicini e lontano gente del posto e forestiero che fate bene se vi mettete in sella di una per queste bici a dirvi e augurandovi buona pedalata in città.

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